Phoenix Palmae. Genere di 17 specie di palme, con foglie lunghe, pennate. Gli esemplari di dimensioni modeste si possono coltivare in serre. Nelle regioni italiane a clima temperato-caldo crescono anche all'aperto. Sono piante unisessuali; per la produzione di frutti si devono quindi piantare vicini individui dei due sessi. P. camariensis. Canarie. Altezza 6 mt.,diametro della chioma 2,5-3 mt. Specie simile alla comune palma da dattero, ma meno alta e con chioma a foglie più dense; queste sono sottili, pennate, pendenti, arcuate e possono raggiungere la lunghezza di 3 mt. o più. I fiori, pendenti, minuscoli, giallo-bruni, riuniti in pannocchie dense lunghe un metro, sbocciano in aprile e sono seguiti da frutti ovoidali, simili a i datteri bruno-dorati lunghi 2,5 cm. che maturano solo se il clima è favorevole. P. dactylifera. (Palma da datteri). Africa Settentrionale. Altezza fino a 20 mt., diametro della chioma 3-4 mt. E' la palma da datteri, coltivata per la produzione commerciale dei frutti ha foglie pennate, lunghe fino a 2 mt. P. rohelinii. Asia Orientale. Altezza e diametro 1-2 mt. Palma con fusto quasi inesistente e foglie verde scuro, lunghe 60 cm. formate da numerose foglioline strette. Tecnica colturale. Queste palme, in serra, si coltivano con la composta da vasi John Innes n. 2; P. Canariensis necessita di una temperatura invernale di 7°c. le altre specie di 10-12°c.; sopporatnao però anche temperature più basse. Quando la temperatura supera i 18-21°c. bisogna ventilare la serra. Da novembre a la meta di marzo, cioè durante il periodo di riposo, si innaffia moderatamente, da maggio a settembre le annaffiature devono essere abbondanti; a cominciare da settembre si diminuisce il quantitativo d'acqua, in estate le piante possono essere tenute all'aperto in tutta l'Italia. Si effettuano rinvasature succesive, fino a utilizzare vasi di 30-40cm., mentre gli esemplari più grandi si coltivano in mastelli di 0,6-1mt. Si rinvasa ogni 2-3 anni, in aprile; negli anni in cui non si effettua la rinvasatura da maggio a settembre si somministra un concime chimico diluito ogni 15 giorni. Nelle zone a clima mite si piantano in piena terra, in primavera; in seguito non richiedono cure particolari. Moltiplicazione. In maggio si staccano i pollini radicati di P. robelinii e si invasano utilizzando la composta indicata in precedenza. Tutte le specie descritte si seminano in febbraio-marzo, alla temperatura di 18-21°c.; la germinazione avviene dopo due mesi. Le piante si invasano singolarmente in contenitori di 8cm., riempiti con la composta da vasi John Innes n.1, e si rinvasano quando è necessario. Potatura. Non è necessario potare. P. Robellinii è una pianta pollonifera e per rimanere intatta la sua forma, si staccano tutti i polloni a mano a mano che si formano, a meno che si desidera usarli per la moltiplicazione. Per tutte le specie, dopo che le foglie sono seccate, si recidono i piccioli alla base.
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